Non potevo permettere più a mia madre di trattare mia moglie da
schiava, è contro la legge di Allah e del suo Mustafa...” e così io e vostra
sorella abbiamo deciso di fare questo viaggio, anche per dare un futuro al
bimbo che ha in grembo. Sì, mia moglie è in dolce attesa e vedrete che sarà la
nostra benedizione, ed Allah ci aiuterà anche perché c'è questa creatura!
Vostra sorella partorirà in Italia, vedrete che arriveremo sani e salvi,
abbiate fiducia in Allah!”
Non riuscivo a capire quell’uomo, e quel suo tanto insistere che
sua moglie era nostra sorella... a chi lo stava dicendo? A persone che avevano
dinanzi agli occhi la morte, e vivono col cuore congelato? Lui cercava di
proteggerla invocando Allah ed il suo profeta, ma qui c'è freddo e Dio non
riscalda, ma quella donna, quella nostra sorella... lo era?
La mattina successiva lui era caduto nel mare, ma lei era
comunque sorella di quei bravi fratelli. Lei soffocava le sue grida, ma chi
poteva sentirla? Io chiudevo gli occhi e mi tappavo la orecchie. Per sei lunghe
notti, lei veniva stuprata con suo figlio in grembo, piangeva in silenzio ed io
con lei. Alla creatura in grembo mancava la forza di uscire a difendere sua madre,
ed a me mancava il coraggio di morire...
Lo sapete io, io... muoio tutti i giorni pensando a lei schiava
della suocera e vittima della malvagità dei suoi simili, ed io... il vigliacco
che voleva salvarsi, che tappava i suoi occhi e le sue orecchie. Quando la
guardia costiera ci ha tratto in salvo non ebbi il coraggio di guardare indietro,
non so nemmeno se lei era è arrivata con noi, oppure anche lei è caduta nel
mare?
Ancora oggi, sento il suo sguardo addosso e le sue lamentele,
come un pugnale nel mio cuore.
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