La nonna, con una voce che sembrava provenisse dall’al di là,
disse: “Per me un caffè amaro, perché dopo il dolce ci vuole qualcosa di
amaro.”
Riprese a coccolare il suo ciondolo, lo accarezzava, lo rigirava
di nuovo, dopo toccava le rughe della fronte e delle mani, dunque di nuovo la
chiave con tutte e due le mani, formando una figura che, avrei giurato, fosse
di una colomba che stesse per spiccare il volo.
La Nonna dunque intimò: “Chiedo ai figlioli, solo per capire
l'origine, se sapete che i nostri cognomi sono come i nostri costumi
tradizionali, dal colore e dal disegno ricamato! Da questi voi potete risalire
da quale paese proviene la persona che lo indossa! Come il cognome che viene da
Jaffa, sì Jaffa il nostro paese, il nostro paradiso terrestre. Che siano
maledetti gli israeliani, maledetti… vivevamo in pace prima che arrivassero a
seminare morte e distruzione. Sapete come venivano chiamati gli abitanti della
Palestina?
Ahl
Al-Ard Al-Moqaddassah
La Famiglia della Terra Santa, Gente della Terra Santa. Capite?
Eravamo una famiglia: musulmani, cristiani ed ebrei. Si viveva in armonia, in
simbiosi e fratellanza perché ci consideravamo proprietari dei luoghi sacri, i
guardiani di questa terra, avevamo il privilegio di viverci e di proteggere
questo luogo santo, come una vera famiglia. Sì eravamo una famiglia. Le feste
erano di tutti, non si poteva fare diversamente, si contavano all'epoca più di seicentoventidue
siti sacri ‘misti.’ Lo sapete che i musulmani facevano battezzare i propri
figli nelle chiese greco-ortodosse per avere la benedizione del Dio dei
cristiani, ed in cambio i cristiani, in campagna, frequentavano le moschee dei
musulmani? I cristiani e gli ebrei erano nostri fratelli, eravamo, come vi
dicevo, Gente della Terra Santa...”
La nonna parlava come se recitasse una poesia, un poema, quasi
senza pausa e senza respiro. Forse aveva paura di perdere il filo del discorso.
Ogni tanto emetteva un sospiro, le sue mani sembravano impazzire nel toccare la
chiave.
“C'era l'Islam che garantiva quest’armonia e non c'era nel mondo
un luogo ed una convivenza simile. Tutto questo si conservò fino alla fine del
diciannovesimo secolo, nel mondo dominava il colonialismo, lo sfruttamento dei
deboli e delle loro risorse invece della cooperazione... c'era il dominio, e
così hanno diviso il mondo in civili e selvaggi, e noi, che eravamo l'esempio
dell'armonia e della fratellanza, diventammo selvaggi indegni della Terra
Santa!
Secondo questa ideologia del dominio, l'imputato principale era
il musulmano. Dicevano che in questa terra i cristiani e gli ebrei fossero
diventati come i musulmani, ovvero che quella cultura aveva fatto perdere loro
la ragione, occorreva risanarli! In poche parole, insomma, secondo questo modo
di pensare, i palestinesi di religione differente dovevano assomigliare agli
ebrei, oppure ai cristiani inglesi o francesi! Per riportare questa terra alla
civiltà, si dovevano cacciare e se necessario uccidere i suoi abitanti, a
prescindere dal loro credo, e cosa ancora più grave: sostituire gli indigeni
con degli ebrei civili con valori europei. Tuttavia, tutto ciò lo scoprimmo quando era già troppo
tardi.”
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